Di cosa mi occupo

Premessa necessaria per orientarsi: le diagnosi servono ai curanti per orientare il loro intervento di aiuto. Le diagnosi fatte fuori dai luoghi di cura tolgono la parola alla propria sofferenza. La complessità e l’unicità di ogni persona non possono coincidere con una diagnosi ed un processo di cura si fa attraverso una profonda conoscenza personale che va al di là del sintomo.

La psicoterapia psicoanalitica è un percorso che permette di indagare le ragioni della propria sofferenza e reperire le risorse uniche per ogni soggetto. Mi occupo di depressioni, lutti e separazioni, ansia, angoscia, attacchi di panico, anoressia, bulimia, sintomi psicosomatici e da stress, inibizioni, ossessioni, dipendenze affettive, esperienze traumatiche, disagio e sintomi legati alla sessualità, altri sintomi di disagio della persona, della coppia e della famiglia e del bambino.

Quando iniziare una terapia

  • Quando c’è un sintomo che fa ostacolo.
  • Quando c’è una sofferenza e si vogliono indagare le sue ragioni.
  • Quando qualcosa non va nell’ambito delle relazioni amorose, familiari, sociali o lavorative.
  • Quando qualcosa del proprio desiderio necessita di essere rimesso in moto.

Come iniziare una terapia?

Attraverso uno o più colloqui clinici preliminari, si procede a una messa a fuoco del problema o dei problemi che determinano la condizione di sofferenza della persona.

I primi colloqui sono finalizzati a far emergere le ragioni del disagio e le possibili risorse del soggetto. Inoltre, si valuta se il trattamento più indicato è un percorso di sostegno psicologico o un percorso di psicoterapia psicoanalitica.